Cambiamenti climatici e speculazioni minano la sicurezza alimentare
I deputati del Parlamento europeo si sono recentemente espressi sui fattori che stanno mettendo a repentaglio la sicurezza alimentare. E’ necessario, sottolineano i deputati, definire repentinamente delle normative atte a contrastare la speculazione dei prezzi dei prodotti agricoli e alimentari e a dare garanzie che la produzione di tali materie prime sia mantenuta in UE.
Molti fattori sono causa del cosiddetto rischio alimentare. Tra questi i principali sono i cambiamenti climatici e le speculazioni sui mercati delle materie prime.
I cambiamenti climatici, quali inondazioni, incendi, siccità, tempeste, sono fenomeni che si ripetono con una frequenza più rilevante rispetto al passato e questo mina gravemente la produzione agricola su scala mondiale. E’ necessario intervenire per gestire correttamente il suolo e le risorse idriche e possibilmente prevedere misure nazionali o addirittura internazionali per attenuare i danni dei cambiamenti climatici ai terreni coltivati e alla produzione agricola stessa.
Dure critiche dei deputati del Parlamento europeo colpiscono anche le speculazioni e le manipolazioni che pesano oggi sui mercati delle materie prime agricole e sui prodotti alimentari. Molto si può e si deve fare per attuare regole uniformi di mercato che riducano il peso della speculazione dei prezzi. A questo proposito, considerando che il problema è diffuso su scala globale, il G20 dovrebbe impegnarsi maggiormente cercando di rendere partecipi al tavolo delle discussioni anche paesi che non fanno attualmente parte del G20 stesso.
A questo scopo i deputati invitano la Commissione a considerare di assegnare più poteri all’ESMA, la nuova Autorità europea per i valori mobiliari, che potrebbe avere un ruolo importante nel limitare le transazioni delle materie prime agricole soltanto agli investitori veramente interessati ai mercati agricoli. Questo, tuttavia, non dovrà causare una limitazione alle esportazioni il cui effetto sarebbe quello di aumentare l’incertezza sui mercati mondiali con un risultato opposto a quello voluto ovvero un ulteriore incremento dei prezzi dei prodotti agricoli su scala mondiale.
Nell’UE le figura dell’agricoltore è attualmente in forte rischio a causa della riduzione sensibile del reddito dell’agricoltore stesso determinato a sua volta da elevatissimi costi di produzione atti anche ad adempiere gli standard in materia di salute, ambiente e benessere degli animali. Questo scottante tema deve essere affrontato urgentemente per garantire la sicurezza alimentare nell’UE e non solo.
Interventi strategici devono quindi essere compiuti, ricordano i deputati, e devono essere alla base di una comune politica agricola che oggi più che mai deve essere parte integrante della politica ordinaria.
Nei paesi emergenti e, in misura ancor maggiore, nei paesi in via di sviluppo l’agricoltura riveste un ruolo economico centrale. I deputati chiedono che gli aiuti finanziari devoluti al settore agricolo siano aumentati per poter sviluppare pratiche agricole maggiormente efficaci e sostenibili anche nei paesi in via di sviluppo.