Motivi del calo del prezzo del petrolio
Negli ultimi mesi le tensioni geopolitiche hanno contribuito a stabilizzare il prezzo del petrolio attorno ai 125 dollari per barile. Tuttavia, stiamo osservando un’inversione di rotta: il prezzo del greggio è sceso ai minimi degli ultimi 3 mesi. Ieri, il Brent ha chiuso a 113,18 dollari al barile (-2,5%) mentre il Wti ha perso il 4% violando la soglio psicologica dei 100 dollari/barile. Questo non accadeva dallo scorso febbraio in cui fu toccata quota 98,49 dollari al barile.
Quali sono le cause di questi ribassi? Le motivazioni sono, come spesso accade, molteplici. Innanzitutto, va considerato che il perpetuarsi della crisi economica globale incide considerevolmente sui consumi. Solo in Italia la domanda di carburanti è scesa del circa 15-18%.
La richiesta di carburante è stata anche ridotta a causa delle manutenzioni primaverili delle raffinerie che, nonostante siano una motivazione transitoria hanno senz’altro contribuito a rallentarne i consumi.
La causa forse più interessante del calo del prezzo del petrolio è però da ritrovare nell’incremento della produzione “made in USA” che sta riducendo fortemente la necessità di importare greggio da parte del colosso americano. Tra l’altro, la qualità del greggio estratto in America è eccellente: si posso infatti ottenere milioni di barili di greggio leggero e a basso contenuto di zolfo.
Insomma, sembra che il trend di abbassamento del prezzo del petrolio non sia destinato a fermarsi almeno per il momento. L’autosufficienza americana, i ridotti consumi dettati dalla crisi economica, a cui si aggiunge la buona produzione di greggio iracheno ci rendono sempre meno dipendenti dal prezioso carburante di origine iraniana.
Teheran sta infatti faticando a trovare clienti e compratori ed al momento, per non ridurre il ritmo estrattivo, sta accumulando il greggio in petroliere della sua flotta. Naturalmente, questo espediente non può durare a lungo. Appare quindi probabile un ulteriore abbassamento dei prezzo del petrolio che potrebbe agevolare i consumi e l’abbassamento del prezzo di benzina e gasolio, oggi a livelli troppo alti.