Quotazione oro e altri metalli: è ora di tornare a crescere

Il sentiment negativo dei mercati non sta causando una forte volatilità solo sui listini azionari ma anche nel settore delle materie prime. Quest’ultimo risente della congiuntura negativa dei Paesi occidentali e nell’ultima settimana è stato negativamente influenzato dai dati diffusi sulla produzione industriale in Cina, che evidenziano un rallentamento della crescita interna e delle importazioni.

A essere colpiti sono stati soprattutto i metalli industriali come il rame, lo zinco, il nickel, lo stagno e l’alluminio oltre al petrolio. Le quotazioni del metallo rosso sono scese in un mese del 6,6% e rispetto a un anno fa sono inferiori del 16%. Analoga sorte per lo zinco (rispettivamente –5,7% e –16%), mentre il nickel ha contenuto la perdita mensile (-1,8%), ma è inferiore del 27% rispetto a maggio 2011.

Gli esperti di Barclays ritengono però che queste correzioni siano solo temporanee in vista di una ripresa della crescita economica globale, prevista nel secondo semestre del 2012 soprattutto in Cina, con un impatto positivo sulle quotazioni di tutti i metalli di base e del rame. Il trend ribassista ha investito anche l’oro, che rispetto ai massimi toccati in agosto ha perso il 17% attestandosi a 1.560 dollari l’oncia. Secondo gli esperti di Exane, sebbene il metallo giallo abbia sofferto nell’ultimo periodo i driver che supportano un rialzo del prezzo non mancano, a partire dai bassi tassi d’interesse reali, l’elevata domanda dei paesi emergenti e gli ingenti asset detenuti dagli Etf fisici (Exchange traded fund).

Inoltre il ritorno del rischio sistemico in Eurolandia, con l’avvicinarsi della scadenza cruciale delle elezioni in Grecia il 18 giugno, costituisce un buon motivo per esporsi all’oro. In sintesi gli analisti di Exane ritengono che l’oro possa attestarsi a quota 1.700 dollari/oncia a fine anno, un livello inferiore alle stime del consensus del mercato. Per evitare gli effetti sul breve termine della correlazione fra quotazione oro e cambio euro dollaro consigliano inoltre di esporsi al metallo giallo nella valuta europea. Anche gli specialisti di Barclays ritengono che l’oro possa essere soggetto a una forte volatilità nel breve termine, ma individuano un target a fine anno più elevato, prossimo ai 1.800 dollari/oncia.

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