Investire in materie prime/commodity
Negli ultimi dieci anni il modo di investire nei mercati finanziari è mutato soprattutto per il comparto delle materie prime o commodity. Dall’inizio del nuovo millennio, infatti, abbiamo assistito ad un vero boom del trading sulle materie prime, intese soprattutto come strumento finanziario.
Una caratteristica importante dei mercati finanziari è la volatilità. Essa è coinvolta anche in questo settore e deve essere presa in grande considerazione dagli investitori che operano su questo mercato.
Il consiglio che ci sentiamo di dare ai lettori è di valutare attentamente (e scegliere di conseguenza) se investire in materie prime che sono legate (o meno) al ciclo economico.
Per fare degli esempi, basti pensare all’oro, il bene rifugio per definizione e probabilmente la materia prima più acquistata. L’oro non è legato al ciclo economico e di conseguenza mostra una volatilità di prezzo sui mercati estremamente bassa rispetto alle altre commodity. Possiamo considerare l’oro come uno strumento finanziario in contrapposizione al trading sulle valute che invece è molto volatile. E’ consigliabile quindi tenere in portafoglio una percentuale di investimento in oro.
Ragionamento opposto, invece, per altre materie prime come petrolio o metalli industriali. Queste commodity sono strettamente legate al ciclo economico e quindi maggiormente soggette alle variazioni dei prezzi sulla base delle attese di sviluppo dell’economia mondiale.
Naturalmente, in base alla propensione al rischio dell’investitore, si potrà scegliere su quale/i materie prime investire una parte del proprio portafoglio.