Guadagnare con le azioni di Acque Potabili
Per la periodica rubrica “Sotto la Lente” oggi mi voglio occupare di Acque Potabili, un titolo azionario quotato sul listino italiano FTSE IT All Share. Acque Potabili ha ottimi fondamentali societari e nell’ultimo semestre, a livello grafico, il titolo ha sofferto più del dovuto. Per questo motivo ritengo che Acque Potabili potrebbe essere un’ottima opportunità d’acquisto.
Situazione attuale dei mercati
Con il 2011 la borsa italiana in particolare ha fatto registrare performance molto importanti. L’indice azionario italiano che raggruppa i 40 titoli a maggiore capitalizzazione, il FTSE Mib, è passato da quota 20.500 circa all’inizio dell’anno agli attuali 23.000. L’aumento quindi in poco meno di due mesi è stato di circa il 12%. I livelli toccati dal FTSE Mib ma anche da altri indici italiani come il FTSE IT All Share si avvicinano molto ai massimi registrati nell’ultimo biennio. Nel periodo post-crisi finanziaria siamo quindi a livelli di massima attenzione in cui molta liquidità si è trasferita sui mercati azionari. Naturalmente questo scenario positivo potrebbe continuare arrivando a superare i massimi del medio periodo ma molti analisti si aspettano un fisiologico storno dei mercati. Un momento cioè in cui l’investitore realizza il profitto ottenuto dalla crescita dell’ultimo bimestre rendendo reali i guadagni che fino ad ora sono solo potenziali. E allora cosa fare se un investitore volesse proprio ora puntare e guadagnare con una buona probabilità su qualche titoli azionario?
Opportunità di trading: Acque Potabili
Innanzitutto, il primo consiglio che vorrei dare al lettore è attendere qualche settimana per vedere come evolvono i mercati. Spesso stare alla finestra significa non entrare su un titolo che ha diverse probabilità di scendere. Tuttavia ci posso essere delle grandi opportunità che potrebbero essere colte. Oggi ho selezionato per voi il titolo Acque Potabili. Molto spesso gli investitori non analizzano i cosiddetti fondamentali ovvero il quadro economico-finanziario di una società. Molti, infatti, si basano unicamente sull’andamento dell’ultimo periodo a livello grafico. Ritengo che questo sia un errore soprattutto se si tratta di società a medio-bassa capitalizzazione. Credo che sia necessario conoscere i fondamentali che, se sono positivi, danno ampie garanzie di solidità del titolo, e naturalmente viceversa. Se oltre ai fondamentali, il grafico è positivo allora l’acquisto è consigliabile.
I fondamentali di Acque Potabili
I fondamentali di Acque Potabili sono molto buoni. Il Gruppo Acque Potabili al 30/9/2010 ha registrato ricavi totali pari a 57,4 milioni di Euro, in aumento dell’1,9% rispetto ai 56,3 milioni di Euro raggiunti nello stesso periodo dell’anno precedente. Il margine operativo lordo (EBITDA) con una crescita pari al 25,8% passa dai 9,4 milioni di Euro realizzati al 30/9/2009 agli 11,9 milioni di Euro registrati al 30/9/2010. In sensibile aumento anche il risultato operativo (EBIT) che da 1,1 milioni di Euro al 30/9/2009 raggiunge i 3,1 milioni di Euro al 30/9/2010. L’utile netto al 30/9/2010 è pari a 917 mila Euro rispetto al risultato negativo di -4,9 milioni di Euro registrati al 30/9/2009. Insomma, i risultati del 2010 sono assolutamente in crescita.
Il grafico di Acque Potabili
Attualmente il titolo è quotato a 1.40 Euro per azione. A livello grafico il titolo è molto vicino ai minimi dell’ultimo semestre (1.37 Euro per azione). Questa situazione permette di osservare un titolo in buona salute societaria a livello economico e con un forte trend di iper-venduto nel breve periodo. La vicinanza ai minimi permette di acquistare il titolo a prezzi bassi e a livelli molto vicini da supporti importanti. Ciò significa che se anche il mercato italiano e mondiale dovesse avere quello storno di cui parlavamo sopra il titolo specifico potrebbe addirittura avvantaggiarsene perché la liquidità potrebbe concentrarsi su titoli in salute che però sono sotto-stimati nel breve periodo, proprio come Acque Potabili. Potrebbe essere consigliabile un acquisto al di sotto dei 1.42 Euro per azione mentre la vendita potrebbe avvenire entro i massimi dell’ultimo semestre (1.753 Euro per azione) momento in cui il titolo potrebbe risentire di resistenze importanti e quindi scendere nuovamente. Naturalmente l’investitore può scegliere quando disinvestire e vendere il titolo in base ai propri obiettivi e propensione al rischio personale. Se al contrario il titolo dovesse scendere al di sotto dei 1.37 Euro per azione è consigliabile vendere subito il titolo stesso riducendo così al minimo le perdite.
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